Cinema laico, proiezione di "Mine vaganti" in via G. Verdi 34, nuova sede ARCI Torino

Cinema laico, proiezione di "Mine vaganti" in via G. Verdi 34, nuova sede ARCI Torino

Creato: Wed, 29/02/2012 - 13:28
di: Torino
Quando:
Thu, 22/03/2012 - 18:00
Cinema laico, proiezione di "Mine vaganti" in via G. Verdi 34, nuova sede ARCI Torino

Quarto appuntamento per la Quarta Rassegna Biennale del Cinema Laico che si svolgerà dal 1 marzo al 19 aprile presso la sede dell'ARCI di Torino in via Giuseppe Verdi 34 (Torino). Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Giovedì 22 marzo ore 18,00
”Mine vaganti”
(Italia 2010) di Ferzan Ozpetek
Dopo un annoso soggiorno a Roma dove si è sprovincializzato, Tommaso Cantone torna nella Lecce natia, deciso a fare una rivelazione scandalosa alla sua famiglia: è gay.

Qui trovi il programma dell'intera rassegna http://www.arcipiemonte.it/torino/articoli/quarta-rassegna-biennale-del-cinema-laico-1-marzo-19-aprile-g-verdi-34-nuova-sede-arci

Si svolgerà dal 1 marzo al 19 aprile presso la sala polivalente della nuova sede del Comitato ARCI di Torino in via Giuseppe Verdi 34 (Torino), la Quarta Rassegna Biennale del Cinema Laico. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. 

Organizzata dalla Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni, in collaborazione con ARCI Comitato di Torino e UCCA Unione Circoli Cinematografici ARCI e con il patrocinio di Museo Nazionale del Cinema e Città di Torino, la Rassegna intende proporre al pubblico torinese - attraverso il linguaggio estetico e gli stimoli culturali dell'arte cinematografica - una riflessione sul metodo della laicità e sull'etica laica di fronte agli interrogativi ed alle sfide individuali e collettive che il mondo contemporaneo pone.

I film in programmazione affrontano alcuni significativi temi della società odierna, sempre più multiculturale, multietnica e multireligiosa. Ne emergono nel complesso, attraverso situazioni esistenziali e vicende differenti, taluni degli aspetti di un'etica laica, per definizione non dogmatica, né assolutista, di libertà e di tolleranza positiva, di rispetto e di confronto fra eguali e diversi, nella prospettiva - che gli organizzatori della Rassegna vivamente auspicano - di una più civile convivenza tra individui e tra gruppi nella comunità umana.