COMUNICATO STAMPA
Il dibattito politico di questo avvio di 2013 si apre, inevitabilmente, sulle imminenti elezioni politiche. In questo contesto, spesso, si associa il Forum Italiano dei Movimenti dell'acqua e la battaglia che portiamo avanti, al nomi di candidati o partiti.
A tal proposito vogliamo ribadire che il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua nasce dall'incontro tra comitati territoriali e organizzazioni sociali e associative; da sempre, si caratterizza per la propria autonomia da qualunque soggetto partitico e di conseguenza non è organico a nessuna forza politica esistente o in via di costruzione, ma si relaziona politicamente, in modo trasversale, con tutte le forze politiche e istituzionali sensibili alle istanze dell'Acqua Bene Comune.
Per questo motivo non smetteremo di interloquire e richiedere chiare prese di posizione rispetto a alla gestione del servizio idrico e al rispetto dell'esito referendario. A tal proposito a breve ci accingiamo a diffondere una nostra lettera aperta in cui ribadiremo le nostre proposte per una gestione pubblica e partecipativa dell'acqua.
Proprio in questi giorni ci scontriamo con la recente emissione della nuova tariffa da parte dell'AEEG. Sostanzialmente con un atto amministrativo si cancella il referendum e si garantiscono i profitti sull'acqua. Assolutamente in linea con i grigi tecnicismi del governo Monti. Per questo il Forum ha lanciato una mobilitazione nazionale nei giorni 25-26 gennaio, che vedrà tutti i territori mobilitati in difesa dell'acqua e della democrazia
Il percorso politico e culturale del Forum prosegue quindi, come sempre è stato, in piena autonomia rispetto alle scelte delle forze politiche o da scelte di tipo elettorale; siamo collettivamente convinti che ognuno abbia la legittimità delle scelte che compie, così come la responsabilità che ne consegue.
I percorsi che abbiamo costruito in questi anni hanno parlato, e continuano a farlo, di partecipazione diretta per una radicale trasformazione del servizio idrico che vogliamo partecipato e ripubblicizzato.
La nostra volontà e le nostre prospettive sono ben chiare e ci sentiamo parte di un ragionamento diffuso che, da qualche anno, sta affermando la necessità di un nuovo paradigma basato proprio sulla riappropriazione sociale dei beni comuni, sulla loro gestione partecipativa e sul protagonismo diretto dei cittadini.
Questa è la centralità del nostro percorso che tiene aperto il suo confronto con tutti nella nostra autonomia ed indipendenza, costruendo, ostinatamente, una via d'uscita dalla miseria del presente e una strada per costruire un futuro differente.
Roma, 22 gennaio 2013