con L'Interezza non è il mio forte e altri ospiti.
Uno spettacolo giullaresco e blasfemo.
Per sbeffeggiare l'aMMMore.
Con i suoi sponsor, i suoi gerarchi, i suoi adepti, le sue tradizioni in tutte le declinazioni possibili.
In alternativa alla cenetta romantica o alla solitaria disperazione, una serata goliardica e ironica.
Per mettere insieme la festa degli innamorati, il carnevale e le antiche tradizioni popolari.
Il Tribunale dei Folli è un progettospettacolo teatralgiullaresco che trae origine da queste tradizioni pagane, per restituire voce alla giustizia del popolo.
All’equinozio di primavera, momento in cui Madre Natura reca un messaggio di rinnovamento e risveglio, i Folli escono allo scoperto nel tentativo di darle una mano. Da qui la nascita del carnevale.
Ma ogniqualvolta fosse possibile occupare una piazza, fin dal medioevo i giullari ed i folli prendevano in giro il potere, i ricchi, i nobili.
E stavolta lo faranno con l'AMMMore.
Con i suoi sponsor, i suoi gerarchi, i suoi adepti, le sue tradizioni in tutte le declinazioni possibili.
Molte delle nostre feste popolari hanno origine in festività più antiche, come le dionisiache greche o i saturnali romani: periodi di festa e di rinnovamento simbolico, durante i quali il caos sostituiva l'ordine costituito.
Il cristianesimo tentò di governare questi riti; manifestazioni che nell'antichità avevano rivestito un ruolo concreto di equilibratori e pacificatori sociali si mantennero vive in forme più o meno celate; custodendo il concetto di “tribunale etico”.
Le vittime dei lazzi di questo tribunale finirono per essere i ricchi che non aiutavano i bisognosi (successivamente i ricchi tout court), e tutti coloro che detenevano il potere.