Dichiarazione di Gabriele Moroni, Presidente ARCI Valle Susa-Pinerolo
e Andrea Polacchi, Presidente ARCI Torino
E' notizia di questa mattina lo sgombero da parte delle Forze dell'Ordine di "Chez Jesus - Rifugio Autogestito", la sala parrocchiale di Claviere occupata per accogliere i migranti in transito verso la Francia.
A marzo
una delegazione ARCI aveva incontrato i volontari che supportano i migranti in alta Val di Susa, presso la stazione ferroviaria di Bardonecchia, e proprio in quei giorni - per rispondere all'assenza di un punto di accoglienza per chi tenta la strada del Monginevro da Claviere - la rete di volontari Briser les frontières (spezzare le frontiere) aveva promosso l'occupazione della sala.
Si avvicina la stagione fredda e, senza proporre alcuna soluzione alternativa, si procede - a seguito dell'esposto presentato dal Parroco don Angelo Bettoni e delle nuove misure sugli sgomberi disposte dal Ministero dell'Interno - all'incomprensibile sgombero di uno spazio gestito da volontari, che in questi mesi hanno garantito a centinaia di persone un pasto caldo, un riparo per dormire, vestiti adatti e preziose informazioni sui pericoli della montagna.
Grave e surreale la posizione del Sindaco di Claviere Franco Capra, che ha dichiarato che "Lo sgombero era necessario perché l'occupazione non faceva il bene dei migranti. Attraversare la montagna così, soprattutto d'inverno è pericoloso", confermando con le sue parole l'estrema necessità di un riparo, tanto di più con l'arrivo dell'inverno.
Auspichiamo che intervenga immediatamente la Prefettura, insieme ai sindaci dell'Alta Val di Susa, predisponendo - anche con il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni - spazi di informazione e accoglienza indispensabili a prevenire la perdita di vite umane nel tentativo di varcare il confine italofrancese attraverso i valichi alpini.
Collegno, 10 ottobre 2018