Io vedo, io ho veduto, io vedevo, io vedrò, che tu veda, vedente,veggendo, visto, i don't see, i don't see anything, i don't see nothing else, i don't see anywhere.
Chci videt.
Ek wil om te sien.
Unë dua të shoh.
Ikusi nahi dut.
Vull veure.
Ma tahan näha.
Je veux voir.
Ich möchte sehen.
Se viene una cinetica nuova a confondere l'abitudine dell'occhio, la mappa corporea si (s)personalizza, il volto perde sembianza riconoscibile e la specie torna all'origine. Io-individiuo uso di me ogni senso senza lasciare la traccia futura, senza saperne appieno l'origine e il moto, senza vedermi uomo nello stare e nell'agire, mi so in un luogo chiamato terra e non riconosco il qui e l'ora come un mutare costante di forma e sostanza.
Scontato mi paragono al genere vivente più vicino e confondo la bellezza con la simbologia del mostrare e dell' offrire. Ma se la dittatura del guardare fosse erronea? Se si potesse trasformare nella democrazia del vedere? Se dietro al perimetro sottolineato ci fosse una possibile nuova opera umana?
Ri-vedendo si può cogliere e coltivare il meraviglioso o l'essenziale, ri-tracciare il confine sensibile tra la molecola della carne e quella dello spazio in cui essa muove, ridefinire il limite della propria consistenza oltrepassando lo stato che isola e (di)mostra e chiamare all'attenzione una ri-scoperta architettura corporea.
Sarà allora possibile che il respiro dello sconosciuto possa muovere con il proprio solo essere presente il gomito, il ginocchio, la palpebra di un altro da sè in una perfetta assenza di intenzione prestabilita o di codice riconosciuto, sarà possibile con disincanto accorgersi del camaleontico divenire sotto un abito a fiori, sarà possibile senza alterazioni scoprirsi capaci di dire io vedo e posso agire questa visione anche a discapito del vero.
27 aprile 2013 ore 18.00 /19.00/ 20.00/ 21.00/ 22.00
28 aprile 2013 ore 19.00/ 20.00/ 21.00/ 22.00
Cap 10100, Corso Moncalieri 18, Torino
Ideazione e cura della regia Amalia De Bernardis.
performers Alma Spina - Donatella Lessio.
Claudia Giacosa - Silvia Papini-Amalia De Bernardis.
Produzione e organizzazione Cantiere Altrigo / Cap 10100 Torino.
Fotografia di scena Giulia Baciocchi.
Con il sostegno di Cap 10100 Torino.
l'ingresso è consentito ad un massimo di 15 persone per ogni azione performativa.
info e prenotazioni 348- 4612543 / 0115695138 o prenotazionicantiere@gmail.com
In allegato il programma.
Ingresso riservato ai soci ARCI, contributo richiesto ai soci 10,00 €