Una rassegna che già dal titolo è un calembour, proprio perché qui il cinema d’autore si mette in gioco, mostrando il suo saper essere sempre attuale e versatile.
“La resa dei corti” nasce dall’idea di ricalcare una delle combinazioni artistiche più fortunate di sempre: quella tra cinema e musica. Si parte dagli albori del cinema, proponendo una serie di cortometraggi d’autore muti dei primi anni del Novecento, e ogni film sarà sonorizzato dal vivo con brani composti appositamente per l’occasione.
La rassegna proporrà la proiezione di cortometraggi muti d’epoca con colonne sonore eseguite dal vivo, rilette in chiave moderna. Ogni serata avrà un tema diverso. Si inizia con il surrealismo di Georges Méliès accompagnato dalla musica elettronica dei milanesi
Same Side, si continua con una serata tutta al femminile, in cui alcuni dei lavori di Alice Guy-Blaché - una delle pioniere del cinema francese e tra le prime donne della Storia ad affermarsi come regista e produttrice - saranno accompagnati dalle sonorità di Éstel Luz
e si conclude col jazz dei Blue Moustache, che farà da sottofondo a una selezione di corti di Buster Keaton.
9 febbraio 2016
La luna, dal perplesso e scocciato volto umano, accecata da un razzo proveniente dalla terra; immagine citata centinaia di volte, forse la prima della storia del cinema ad entrare nel mito. Così come il film da cui è tratta: Viaggio Nella Luna di Méliès, il padre del
cinema narrativo, colui che ne scoprì le potenzialità narrative, affabulatorie, magiche, scenografiche e fantastiche.
In questa prima serata, ci guidano e accompagnano in questo ‘abbordaggio lunare’ i Same Side, un progetto milanese nato dall’incontro tra i producer Marcello Trucco e Dario Cicala, autori di un sound che trae ispirazione dalla techno berlinese, dall’IDM e
dall’alternative dance music, unendo i ritmi metronomici e ossessivi tipici della scuola berlinese a una ricerca melodica caratterizzata da progressioni lineari e incalzanti.
La scelta del nome (Same Side, letteralmente “dalla stessa parte”) scaturisce dalla volontà di voler unire le proprie differenze musicali (Dario proviene dal pop elettronico, mentre Marcello è da sempre legato alla scena techno underground), solo apparentemente in
contrasto, indirizzandole verso una prospettiva condivisa.
8 marzo 2016
Pioniera tra i pionieri, la francese Alice Guy-Blaché è nella memoria cinefila spesso offuscata da altri grandi nomi, nonostante abbia dato un contributo essenziale alla crescita della neonata settima arte. Esordendo già nel 1896, un anno dopo l’equivoco del treno dei
Lumière, è stata la prima donna regista e produttrice, autrice di circa mille film e la prima, in assoluto, a basarsi su un soggetto dichiaratamente inventato. Quale migliore occasione per ricordarla dell’8 marzo?
Per una serata tutta al femminile, la parte musicale di questo secondo appuntamento è affidata a Éstel Luz. Nata e cresciuta in una cittadina del nord Italia da un'insegnante di yoga colombiana e un restauratore d'arte italiano, inizia a suonare in tenera età con il
fratello Adam. Nel 2014 è uscito il suo primo EP solista, Light Blue, su Soundcloud. Nel corso dei prossimi mesi uscirà il secondo lavoro solista della cantante, distribuito da Hit Beat Records con la produzione di Eugenio Mazzetto.
5 aprile 2016
Il terzo incontro è espressione della volontà di far rivivere uno dei più riusciti connubi artistici nella cultura del Novecento: quello tra jazz e cinema.
“Il Comico dalla faccia triste”: così veniva chiamato Buster Keaton, l’inventore, insieme a Chaplin, della comicità sul grande schermo, colui che ne ha codificato i canoni, lo stile e i significati. Nei corti selezionati vedremo come il divertimento “slapstick” nasca dalla totale inadeguatezza dell’individuo nei confronti del contesto, che si esprime nella totale ribellione degli oggetti più quotidiani e comuni; divertendo un sacco.
Ad accompagnare i cortometraggi ci saranno, dal vivo, i Blue Moustache, che dal 2011 portano a Torino le sonorità del jazz manouche e dello swing. Un ritmo travolgente, nato dall'unione tra l'antica tradizione musicale zingara del ceppo dei Manouches e il jazz americano, che ci trascina indietro, nell'atmosfera dinamica e festosa degli anni ’30.
Ingresso gratuito con tesera Arci