Il 22 ottobre di 30 anni fa la più grande manifestazione pacifista degli anni '80

Il 22 ottobre di 30 anni fa la più grande manifestazione pacifista degli anni '80

Creato: Tue, 22/10/2013 - 16:28
Il 22 ottobre di 30 anni fa la più grande manifestazione pacifista degli anni '80
Il 22 ottobre è il trentesimo anniversario della più grande manifestazione per la pace degli anni ‘80.
 
Rappresentò il culmine del movimento contro l’installazione dei missili nucleari Pershing, Cruise e SS20 da parte di Usa e Urss in diversi paesi dell‘Europa occidentale e orientale, divisi dal Muro di Berlino.
 
In tutta Europa contro quella decisione nacquero movimenti che si battevano per il disarmo, contro la divisione del mondo in blocchi politico militari contrapposti, per una Europa unita nella pace e nella democrazia.
 
Per la prima volta, si creò un vero movimento europeo. Coordinati dalla END (European Nuclear Disarmament), gli attivisti di tutta Europa si incontravano nelle Convenzioni Europee, ogni anno in un diverso paese europeo, e nelle sue sedi di coordinamento permanente.
 
Senza cellulari o computer, migliaia di persone viaggiavano, si riunivano, decidevano insieme iniziative comuni.
 
Con gli attivisti democratici dell’est, a cui non era permesso viaggiare nè comunicare con l’estero, i collegamenti erano tenuti attraverso contatti clandestini.
 
In Italia nel 1983 c’erano almeno mille comitati per la pace di base. Fu una grande esperienza unitaria. I partiti che sostenevano il movimento fecero tutti un passo indietro, evitando di strumentalizzarlo, e mettendo in prima fila le esperienze di base - che forgiarono una intera generazione di attivisti. Ad agosto del 1983 eravamo stati massacrati di botte davanti alla base di Comiso durante i blocchi nonviolenti, una azione che dopo molto dibattito era stata sostenuta anche dal Pci.
 
Il 22 ottobre 1983 il Coordinamento dei Comitati per la Pace promosse una manifestazione nazionale a Roma contro gli euromissili. La manifestazione fu enorme, finì a San Giovanni, in una piazza che piena così non si era mai vista. Fu una grande vittoria: il movimento si riprese l’agibilità democratica dopo aver subito una forte repressione.
 
Dal palco parlarono solo gli attivisti di base. L’intervento unitario fu fatto a tre voci da tre ragazze ventenni.
 
Enrico Berlinguer ascoltò i comizi mescolato fra i pacifisti. Fu una manifestazione storica, non solo per le dimensioni, ma perché segnò un passaggio epocale nelle relazioni unitarie e il riconoscimento del ruolo dei movimenti sociali da parte del più grande partito comunista di occidente.
 
Fu uno straordinario successo di coloro che da anni, con lungimiranza e coraggio, avevano lavorato per quell’obiettivo, un piccolo gruppo di persone e di forze fra cui Luciana Castellina e il suo Pdup,Tom Benetollo che era appena arrivato a Botteghe Oscure dalla FGCI di Marco Fumagalli, che l’aveva portata a Comiso, Giampiero Rasimelli e la sua Umbria pacifista ed ingraiana.
 
Tom Benetollo realizzò il manifesto per la manifestazione: una Europa fatta di fiammiferi, di cui uno già in fiamme. Un manifesto perfetto anche per l’Europa di oggi.
 
di Raffaella Bolini, presidenza Arci
 
(22/10/13 - ArciReport n.38)