Il bilancio di missione dell’anno 2014 è sicuramente segnato da una particolarità. È il bilancio che fotografa lo stato dell’ARCI in un anno in cui l'associazione ha vissuto una delle fasi più complesse dalla sua fondazione.
Questa particolarità però non ci ha impedito di produrre un bilancio delle nostre attività ricco di annotazioni positive anche rispetto all’anno precedente.
L'Arci anche nel 2014 ha lavorato e prodotto relazioni, eventi, attività secondo il proprio mandato statutario ed è stata un'associazione vivace, plurale, diffusa. I suoi gruppi dirigenti sono stati rinnovati. É stato avviato un percorso di cambiamento nel funzionamento del livello politico e del livello organizzativo della direzione nazionale. Si è strutturato e rafforzato il coinvolgimento e la partecipazione dei territori all’elaborazione del programma politico.
La sua attività culturale ha continuato ad animare i territori, grazie innanzitutto alle migliaia di socie e soci e volontari che ogni giorno rappresentano concretamente impegno, democrazia, solidarietà nel nostro Paese.
Non ci siamo mai fermati e ci stiamo attrezzando per il futuro, così come richiede la forte domanda di rinnovamento espressa in modo unanime dalla pluralità del nostro associazionismo proprio nella fase congressuale.
Così come ci richiedono i cambiamenti e le trasformazioni della fase politica, della situazione culturale e sociale che il nostro Paese attraversa.
Siamo un'associazione che vive e si confronta con le nuove sfide e i mutamenti della società italiana e questo bilancio di missione è uno strumento utile per conoscerci e conoscersi.
Ve lo consegniamo nella speranza che i gruppi dirigenti territoriali, i Comitati e il gruppo dirigente diffuso possano trovare in esso spunti per l'elaborazione e per l'azione. E che i nostri stakeholder e i nostri interlocutori possano avere una bella sintesi della complessità dell’ARCI, che in fondo è la ricchezza e il valore aggiunto del nostro associazionismo.
Francesca Chiavacci
Presidente nazionale Arci