Arci sottoscrive una petizione dell’ANND (Arab Ngo Network for Development) scritta in collaborazione con più di 30 associazioni dei Paesi Arabi, per chiedere alla Commissione Europea di rivedere la sua politica attuale riguardo le negoziazioni e gli accordi economici con i Paesi Arabi.
Oggi i Paesi Arabi stanno riformando le loro costituzioni e i loro piani di sviluppo, cercando di mettere gli strumenti della politica al servizio dell’interesse pubblico, e di eliminare ogni traccia delle violazioni dei diritti economici e sociali dei cittadini commesse dai vecchi regimi, del loro sfruttamento delle risorse nazionali dei paesi a favore di pochi.
Le negoziazioni intraprese dall’Europa sul commercio e sul libero scambio con i Paesi Arabi ignorano questo processo di transizione, esse si basano infatti su accordi stipulati nel 2007, che perpetrano gli abusi e le ingiustizie dei vecchi regimi.
Fino a quando la Commissione Europea non rispetterà le priorità recentemente riconosciute dallo stesso Parlamento Europeo negli accordi con i Paesi Arabi (tra cui quelle di assicurare un modello di accordi e di investimento che rispetti la logica dell’intervento pubblico, chiarire il ruolo degli investitori in modo da evitare di ledere l’interesse pubblico e il diritto sovrano di governare, evitare la protezione di forme speculative di investimento e di forme di investimento che conducono a pratiche abusive, garantire la trasparenza degli accordi politici), fino ad allora le negoziazioni e gli accordi sugli investimenti con questi paesi arabi avrà un impatto fortemente negativo sul processo di transizione che hanno intrapreso sui loro spazi politici.
Pubblichiamo in allegato la versione integale della lettera dell’ANND, e un elenco delle organizzazioni che hanno sottoscritto la petizione, invitando le associazioni interessate a sottoscriverla a loro volta.