RICORDARE PER NON ESSERE COMPLICI - Concorso ANPI artistico-creativo per la Giornata della Memoria 2016

RICORDARE PER NON ESSERE COMPLICI - Concorso ANPI artistico-creativo per la Giornata della Memoria 2016

Creato: Fri, 11/12/2015 - 18:22
Quando:
Sat, 23/01/2016 (All day)
Wed, 27/01/2016 - 21:00
Sun, 31/01/2016 - 21:00
RICORDARE PER NON ESSERE COMPLICI - Concorso ANPI artistico-creativo per la Giornata della Memoria 2016
Concorso artistico creativo per la Giornata della Memoria 2016
RICORDARE PER NON ESSERE COMPLICI
 
La Sezione A.N.P.I. "68 Martiri di Grugliasco, in collaborazione con l'ARCI Valle Susa e l'A.N.E.D. - Associazione Nazionale EX Deportati nei lager nazisti - Sezione di Torino, indice un concorso artistico-creativo sul tema della Giornata della Memoria, per ricordare senza retorica e in modo nuovo lo sterminio attuato dai nazifascisti contro tutte le categorie di persone appartenenti a "razze inferiori" o gruppi "socialmente pericolosi".
Il concorso è pubblico e gratuito, rivolto alla cittadinanza, alle associazioni e alle scuole, con possibilità di partecipare come singoli e/o come gruppi.
Sarà possibile partecipare presentando elaborati in dierse forme: racconti, poesie, video, canzoni, disegni, fotografie.
In palio ci sono ricchi premi: libri, CD, DVD, magliette, foulard e molto altro sui temi della Resistenza.
 
--> Scadenza presentazione elaborati: sabato 23 gennaio 2016
--> Serata di approfondimento: mercoledì 27 gennaio 2016
 
Premiazioni: domenica 31 gennaio 2016 a Grugliasco
[Le premiazioni avverranno all'interno di un evento dedicato che si svolgerà sul territorio di Grugliasco e nel quale saranno esposti gli elaborati.]
 
Dal materiale del Concorso:
RICORDARE PER NON ESSERE COMPLICI
Allegato 1. Indifferenza e/è Complicità
 
Spunti per la partecipazione al concorso artistico-creativo “Ricordare per non essere complici” organizzato dalla Sezione A.N.P.I. “68 Martiri” di Grugliasco per la Giornata della Memoria 2016.
 
Grugliasco, 10 dicembre 2015
 
La trasmissione della memoria proposta dai mezzi di comunicazione di massa in occasione della Giornata della Memoria punta anno dopo anno, a livello generale e con poche eccezioni, sull’emotività, sulla retorica sterile e sull’appiattimento della storia come se lo sterminio fosse stato portato avanti solo dai tedeschi - ignorando le responsabilità del fascismo italiano - e come se avesse colpito una sola categoria di persone: la narrazione mediatica cristallizza il passato, più che stimolare nuovi punti di osservazione sul presente.
 
Proponiamo i seguenti spunti di riflessione, selezionati tra i molti disponibili, per incentivare la comprensione delle dinamiche che hanno determinato lo sterminio di massa nei lager nazisti, guardando a quanto accade oggi, perché quanto avvenuto è frutto di un lungo concatenamento di eventi verificatisi in un determinato contesto storico, sociale e politico, contesto nel quale hanno vissuto e operato milioni di persone, cioè milioni di individui che hanno compiuto azioni o che si sono rifiutati di scegliere, comunque schierandosi.
 
Oggi l’indifferenza, la scarsa partecipazione alla vita civile, politica, sociale e culturale, la sempre maggiore distanza tra istituzioni democratiche e cittadini, la corruzione politica, che cosa stanno generando? Perché Primo Levi, da ebreo, ha scritto “se questo è un uomo” anziché “se questo è un ebreo”? Quali sono le categorie di persone che vengono rappresentate come un problema sociale, criminalizzate per ciò che sono, considerate comunemente “nemici dello Stato” solo per via della propria appartenenza? A cosa può portare l’autoritarismo praticato in ogni ambito della società italiana ed europea, sempre più spesso anche dalle istituzioni, con l’offesa e la repressione di chiunque affermi posizioni contrarie al potere costituito? Cosa spinge, nel 2015, giovani e giovanissimi a unirsi a gruppi dichiaratamente neofascisti e neonazisti, anziché impegnarsi per animare una società in cui vengano tutelati i diritti di tutti e in cui tutti siano chiamati a esercitarli?
 
Affrontare e approfondire i fenomeni dell’indifferenza, della complicità, il non voler sapere, il non voler occuparsi del bene comune, rappresenta un tema imprescindibile sia per conoscere e comprendere il passato, sia per comprendere il presente e costruire una società altra e possibile per il futuro a partire da oggi: il passato non si cambia, il presente vive nelle nostre scelte quotidiane ed è qui che noi tutti possiamo e dobbiamo influire.
 
Per non essere indifferenti, per non essere complici.
Buon concorso a tutti i partecipanti!
 
Il Comitato di Sezione ANPI “68 Martiri” Grugliasco
 
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A.N.P.I. - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia
Ente Morale D.L. n°224 del 5 Aprile 1945
Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco
Sede: via La Salle 4 - 10095 Grugliasco (TO)