Valsusa CasaTua
Un progetto proposto da Etinomia
(gruppo di imprese per un’economia etica in Val di Susa)
Aderiscono:
Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone, Alp Channel, Valsusa Filmfest
Società Meteoreologica Italiana – Nimbus, Fabula Rasa - Moderne Officine Valsusa - Avigliana
Grande Cortile
La valle di Susa è una valle ospitale e accogliente, con alcuni pregi di rara bellezza, localizzata nelle Alpi Cozie. Modellata dai grandi ghiacciai quaternari dei quali oggi restano piccoli relitti indicatori dei rapidi cambiamenti climatici (Galambra, Agnello), è caratterizzata da due importanti e storici valichi alpini naturali, il Monginevro (1854 m s.l.m.) ed il Moncenisio (2083 m s.l.m), e da numerosi altri valichi minori (Colli della Scala, della Rho, del Fréjus, di Bousson).
Qui esistono 42 specie di piccole e rare orchidee selvatiche fra le 120 presenti in tutta Italia. Qui sono ancora presenti l'aquila e il lupo, a dimostrazione di habitat integri e ben differenziati nonostante la diffusa presenza umana. L’eccellenza naturalistica è testimoniata da quattro grandi aree protette, Laghi di Avigliana, Orsiera-Rocciavré, Gran Bosco di Salbertrand e Val Troncea, riuniti nel Parco delle Alpi Cozie, e da molti Siti di Importanza Comunitaria istituiti dall’Unione Europea per salvaguardare la biodiversità di piante, animali e ambienti ormai rari.
Magnifici itinerari escursionistici, il “Sentiero dei Franchi” e i “Sentieri Balcone”, collegano quattordici Comuni della valle; i tanti rifugi alpini favoriscono splendide gite in montagna accessibili a tutti.
Ma insieme alle bellezze naturali è l’immenso patrimonio di arte e cultura, eredità dell’essere da sempre un importante area di collegamento attraverso l’Europa, a fare della Valle di Susa un territorio unico nel suo genere. Un patrimonio diffuso, un variegato mosaico di testimonianze storico artistiche, visitabile attraverso il filo tematico degli itinerari legati all’archeologia, all’arte sacra, alla cultura materiale e alle fortificazioni.
La storia della valle risale al Neolitico, come testimoniano i siti della Maddalena di Chiomonte e di Vaie. Le principali emergenze monumentali antiche risalgono però all’epoca celtica e romana, rappresentata, tra l’altro, a Susa dall’Arco di Augusto, dal foro, dall’acquedotto e dall’arena, e dalle ville rustiche di Almese e Caselette. In alta valle il Forte di Exilles, esempio dell’architettura fortificata dapprima francese e poi sabauda, è in primo luogo museo di se stesso a ricordo di una lunga storia di terra di confine rappresentata anche da molte altre costruzioni militari otto e novecentesche e decine di chilometri di strade in alta quota (Colle dell’Assietta, Colle delle Finestre, Pramand, Jafferau, Sommellier, Chaberton).
L’itinerario delle abbazie e dei monasteri racconta poi una peculiarità specifica della Valle di Susa. Fin dal Medioevo, infatti, il territorio è stato caratterizzato dalla presenza di importanti enti monastici che hanno profondamente plasmato la cultura e la vita stessa del territorio. L’Abbazia di Novalesa, la più antica delle abbazie valsusine, risale al 726; essa fu trattata da Carlo Magno alla stregua di un monastero imperiale grazie alla sua posizione strategica rispetto al colle del Moncenisio e fu un centro culturale fra i più importanti dell’alto medioevo. La Sacra di San Michele, monumento simbolo del Piemonte, si impone dall’alto del monte Pirchiriano all’imbocco della valle. Nata tra il 983 e il 987 da molteplici istanze, locali e internazionali, si trova al centro di una via di pellegrinaggio di oltre duemila chilometri che unisce l’Europa, da Mont-Saint-Michel sull’Atlantico a Monte Sant’Angelo in Puglia. San Giusto di Susa, la cui chiesa abbaziale divenne nel 1772 cattedrale, nacque nel 1029 per volontà dei marchesi di Torino e fu per secoli legata ai Savoia; da ultimo la Prevostura di San Lorenzo di Oulx, chiusa nel 1748 e purtroppo pressoché cancellata a livello monumentale, fu il simbolo principale e più solido della presenza religiosa in alta Valle di Susa per sette secoli. Accanto a questi quattro grandi monasteri, i cui territori composero quello dell’attuale Diocesi nel 1772, si collocano numerose altre presenze minori: le certose di Avigliana, Villar Focchiardo (Montebenedetto e Banda) e Gravere (La Losa), i conventi francescani a Susa e ad Avigliana; la precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, ricovero per i pellegrini della via francigena e ospedale per i malati di lebbra e di “fuoco sacro”; l’Ospizio del Moncenisio, ora sommerso dalle acque del lago.
La valle di Susa ha anche una lunga tradizione di feste che ricordano antichi rituali primaverili per la fecondità della terra, come il “Fora l’Ors” di Mompantero o la “Danza delle spade” a Giaglione, San Giorio e Venaus, dove gli Spadonari con copricapo fiorito celebrano la fine dell’inverno e mimano i gesti del contadino nel fendere il terreno. Essa è inoltre custode di un ricco patrimonio enogastronomico di qualità, con numerosi prodotti che si possono fregiare della denominazione DOP.
Da sempre luogo di transito transalpino, la valle è stata all’avanguardia con la costruzione nel 1871 della linea ferroviaria internazionale Torino-Modane attraverso il traforo ferroviario del Frejus, lungo 13,7 km, recentemente adattato ai più moderni standard trasportistici merci e passeggeri, a cui nel 1980 si è aggiunto il traforo autostradale e poi l’autostrada A32 che prosegue in Maurienne fino a Chambéry.
Da vent’anni la valle di Susa è protagonista di un acceso dibattito intorno alla realizzazione della nuova linea ferroviaria TAV, che ha evidenziato il bisogno della popolazione di essere parte attiva nella progettualità del proprio territorio e che vede contrapporsi, a partire dalla realizzazione di quest’infrastruttura, diversi modelli di sviluppo. Il Movimento No Tav è stato un contenitore di relazioni nate in questi anni e costituiscono un “Bene Comune”, garantiscono la circolazione di nuove idee e l’elaborazione di proposte. In questo senso la valle di Susa ha le potenzialità per diventare un laboratorio politico di partecipazione e di innovazione.
L’invito è quello di conoscere il territorio della valle di Susa e la popolazione che vi abita.
PROGRAMMI
La Valsusa ti propone ogni giorno un ampio ventaglio di opportunità, per partecipare a un grande laboratorio aperto dedicato all’economia del territorio. Vieni in Valle a conoscere nuovi amici, far bene alla tua salute con lo sport e al tuo palato con la buona cucina, farti accompagnare alla scoperta della natura e dei tesori d’arte.
Sta a te scegliere e comporre il tuo programma personale...
ma se hai bisogno di suggerimenti, contattaci!
|| Cultura e spettacoli || || Sport nella natura || || Buona tavola ||
|| Mestieri da scoprire || || Feste e tradizioni || || Escursioni ||
Se hai delle iniziative da proporci in Valle, o sei a conoscenza di eventi già in programma, nei giorno tra l'otto e il ventidue luglio, mandaci una mail valsusacasatua@gmail.com o telefona ai numeri 335 8321385 - 335 6249772
info: www.valsusacasatua.it
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